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Alla nascita l’uomo presenta una costituzione psicofisica individuale determinata, definita da caratteri psichici precisi da cui derivano specifiche inclinazioni morali, inoltre presenta un determinato patrimonio di forza vitale con il quale potrà condurre gli uffici della sua vita. Il carattere psichico essenziale si somatizza in un temperamento umorale, definito da un preciso grado di predominio o di equilibrio degli umori vitali fondamentali, dal quale si definisce una relativa diatesi umorale, che predispone la persona ad una certa fisiologia e, correlativamente, ad una certa patologia.

Infine l’uomo presenta una struttura corporea frutto della concretizzazione del carattere psichico essenziale, nella cui forma sono integrati organi, sistemi, piani funzionali secondo diversi rapporti di proporzione, simmetria e armonia dettati dall’anima del soggetto, questi esprimono l’assetto generale dell’individualità psicofisica della persona, immediata evidenza della combinazione carnale dei principi superiori che hanno diretto la formazione del corpo.

L’ordine degli elementi costituzionali va esposto secondo la loro importanza gerarchica: l’anima tiene il primo posto, con le sue facoltà e le sue funzioni domina il composto vivente attraverso gli spiriti vitali, fa circolare il fuoco innato, espressione della sua essenza, e dirige le facoltà razionale, arditiva e altresì quella vegetativa-generativa.

Gli umori sono i veicoli dell’elemento acqueo, fluido, e supportano le funzioni psichiche nella dimensione somatica, a loro volta gli organi sono la concretizzazione formale e funzionale degli umori fondamentali e delle basi psichiche da essi veicolati. I diversi organi sono al centro di sistemi, i quali a loro volta partecipano a piani funzionali, i quali infine sono il risultato della strutturazione gerarchica e funzionale delle facoltà dell’anima.

Nella testa, con centro nel cervello, abbiamo il piano funzionale superiore, a cui fa capo il sistema nervoso, nel quale l’anima attua le sue funzioni articolate nel vivente. Nel tronco, con centro nel cuore, abbiamo un piano funzionale intermedio, in esso si sviluppano i sistemi circolatorio e respiratorio, grazie ai quali si organizza il dinamismo e il dispiegamento del vivente nello spazio; a questo piano funzionale, in relazione ai suoi scopi, va collegato anche il sistema osteo-artro-muscolare. Infine, nel ventre o addome, che ha il suo centro nel fegato per la facoltà vegetativa e nei reni per la facoltà generativa e la vitalità corporea, abbiamo il piano funzionale inferiore, nel quale si raccolgono i sistemi vegetativo-digerente e quello genitale-sessuale.

L’anima è principio di tutta la persona e sostanza con la quale si identifica il soggetto. L’anima è “onnipresente” al corpo e lo regola in ogni suo aspetto, secondo un ordine preciso e immutabile. La sua immanenza nei tre piani funzionali si dispiega attraverso sette ministri operativi che unificano e veicolano le qualità psico-nervose dell’anima attraverso messaggeri umorali funzionali a tutto il corpo. Nel composto vivente di anima e corpo esiste una correlazione intima fra i due principi costituenti l’uomo sensibile e, fino a quando l’uomo in sé, ovvero l’anima, non ha compiuto la separazione del suo essere proprio dalle determinazioni prodotte dall’assimilazione al corpo e alla vita corporale, sarà influenzata più o meno direttamente dalle condizioni del corpo, dal temperamento umorale, dagli spiriti vitali, attraverso le facoltà dell’anima, che in questi elementi poggiano. Se l’uomo vorrà conservare la sua egemonia nella condotta del vivente dovrà attuare un regime di vita che tenga conto che le facoltà dell’anima sono influenzate dagli stati del corpo, dagli umori, dagli spiriti vitali, questo regime dovrà essere ottimale, in funzione della regolazione di questi elementi in vista dello sviluppo della salute.

Ogni uomo, dunque, se vuole mantenere o restaurare la sua migliore costituzione vivente, lo stato ottimale della sua persona psico-fisica, deve condurre un regime di igiene generale che rispetti il carattere individuale della costituzione e le corrispondenze dell’anima col corpo, perciò deve adattare alla sua specificità i fattori di igiene e misurarli alle sue possibilità.

Per costituire il regime più adatto, la persona si affida in prima istanza alla consulenza del direttore filosofico tradizionale di salute, poi, eventualmente, acquisisce la conoscenza di sé e quella della sua persona vivente, fino allo sviluppo dell’autonoma capacità di disporre e dirigere secondo virtù, e specialmente secondo temperanza, il regime di igiene più adatto al mantenimento e allo sviluppo ottimale della sua costituzione, volto alla realizzazione della salute nella sua pienezza.

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