Questa pianta è ricca di virtù terapeutiche, ben note sin dall’antichità, in particolare è preziosa per le disfunzioni epatiche. Plinio il Vecchio, nella sua Naturalis Historia, consigliava il succo del cardo per migliorare la digestione e il flusso biliare, ma anche come ottimo rimedio per contrastare la depressione e la melanconia, uno squilibrio della bile nera che ha effetti negativi sull’umore.
La silimarina contenuta nel cardo mariano ha un effetto protettivo contro molti tipi di tossine chimiche, incluso l’alcool. È stato dimostrato che la pianta possiede proprietà antiossidanti, capaci di contrastare l’ossidazione dei lipidi e la distruzione delle membrane cellulari, inoltre accelera la rigenerazione delle cellule nel fegato danneggiato, favorendo così il ripristino della funzione epatica.
Il cardo mariano, quale tonico e rigenerante del fegato, aiuta nei casi di ingrossamento e sovraccarico dell’organo epatico, quale depurativo e diuretico purifica il sangue e facilita l’eliminazione delle tossine attraverso l’urina. Inoltre il cardo aiuta nei casi di fatica, depressione e allergie alimentari.