È una pianta dalle caratteristiche Gioviali molto marcate, imponente nelle foglie e dai fiori di un bel azzurro. Nelle campagne si usava mangiarne nei minestroni o nelle insalate.
È la pianta chiamata del buonumore poiché interessa il metabolismo generale del corpo combattendo le depressioni psichiche. La sua azione di tonico del sistema nervoso agisce contro l’angoscia. Galeno diceva che messa nel vino rallegra e consola l’animo. È uno dei principali rimedi per i Melanconici, persone che tendono alla depressione e alle ansie.
Trova impiego nelle affezioni delle vie respiratorie, giova nella tosse, nella raucedine, nelle febbri. Apre le ostruzioni della milza, dissolve la malinconia e le tendenze maniacali, cura le tachicardie e le extrasistoli su base emotiva. Possiede una intensa attività cicatrizzante nelle ulcerazioni del cavo orale. Riduce le infiammazioni epatiche, eccellente drenante della bile.
Contiene notevoli quantità di Sali di Calcio e di Potassio. Agisce sulla ghiandola ipofisaria potenziando l’emissione di ossicitina, l’ormone che è preposto alla secrezione lattea.
Stimola la funzionalità delle ghiandole surrenali e agendo direttamente sul rene ha la proprietà di essere un buon diuretico. Combatte le cistiti e tutte le infiammazioni degli organi dell’apparato genito-urinario.
Dai semi di Borragine si estrae un olio particolarmente ricco di acido gammalinoleico. L’assunzione di tale prodotto può 21
facilitare la circolazione sanguigna, l’abbassamento di colesterolo, trigliceridi e pressione arteriosa e risulta efficace contro i disturbi della menopausa. È indicato per placare i dolori mestruali e far riacquistare tono e luminosità alla pelle arida ed invecchiata.
Gli acidi polinsaturi contenuti nell’olio di Borragine svolgono un azione rigeneratrice a livello epidermico in grado di contrastare i danni del sole, dell’età e di una alimentazione disordinata.