Pianta solare dalle moltissime virtù terapeutiche, conosciuta fin dall’antichità. Il termine Tarassaco deriva dal Greco “tarasso” che significa “io guarisco”.
Il Tarassaco è uno dei rimedi principali della eliminazione del calore e dei tossici. È una grande pianta del drenaggio epatorenale nei soggetti pletorici. Dotato di sapore amaro e di natura fredda. Fra i vari nomi usati per indicare la pianta è da ricordare senz’altro quello di “Piscialetto” che meglio d’ogni altro ci fa capire una delle più importanti virtù di questa pianta: l’azione diuretica.
Nell’uso popolare le foglie e le radici trovano una infinità di applicazione tra cui le malattie del fegato e della milza. Nei casi di renella, per calmare i bruciori urinari e le coliche nefritiche la pianta è risultata da sempre molto attiva.
In quanto amara la radice stimola la secrezione degli organi deputati alla digestione, risultando pertanto utile nell’ipoacidità gastrica e nell’anoressia; è inoltre coleretica e colagoga, prevenendo e trattando le patologie litiasiche biliari, le colecistopatie e l’insufficienza epatica.
Le foglie e la radice sono diuretiche e sodiuretiche, si usano anche nelle terapie dimagranti.
In generale il Tarassaco è utile nelle angiocoliti croniche, nella congestione epatica, nella insufficienza epatica ed ittero, nella litiasi biliare e renale, nell’ipercolesterolemia, nelle dermatosi degli epatici, nell’acne, foruncolosi, reumatismi e gotta, nell’oliguria, nell’insufficienza renale, stipsi, emorroidi, obesità, cellulite e scorbuto.
Sinergie e miscellanee in cui si può trovare:
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